Salubrità del Prodotto, Zona di Pesca, Ecosistema
Un prodotto salubre
Uno tra gli aspetti più importanti e caratteristici dei fasolari è la Salubrità del prodotto.
Infatti, questo mollusco, è principalmente distribuito a una distanza compresa tra le 8 e le 10 miglia dalla costa, nell’alto adriatico, a profondità superiori ai 12 metri; risultano essere distanti da ogni sorgente di inquinamento terrestre, in particolare da ogni inquinamento microbiologico.
Le aree in cui è consentita la pesca sono classificate in Zone: A, B o C, classificate in base ai criteri microbiologici, oltre a rispettare tutti i parametri fissati dalla normativa comunitaria. Il fasolaro, in relazione a quello che è stato detto sopra, si trova in acque classificate come Zona A, e, secondo il Regolamento (UE) 2017/625; regolamento delegato (UE) 2019/624; regolamento di esecuzione (UE) 2019/627; Linee guida - Intesa del 8 luglio 2010, i molluschi bivalvi vivi possono provenire da allevamenti oppure da banchi naturali gestiti da imprese e consorzi.
Nelle zone di produzione di tipo A, come nel nostro caso, è consentita la raccolta e la commercializzazione diretta di molluschi bivalvi vivi, per il consumo umano, senza l’obbligo di passare per un centro di depurazione, come nel caso dei molluschi bivalvi provenienti dalle altre Zone di pesca. Ovviamente i fasolari possono essere immessi nel mercato solo attraverso dei Centri di Spedizione Molluschi (CSM) riconosciuti.
Inoltre, il Fasolaro, per poter essere venduto deve soddisfare i seguenti requisiti:
- possedere le caratteristiche visive del prodotto fresco e vitale, in particolare gusci privi di sudiciume, reazione adeguata a percussioni e livelli normali di liquido intervalvare;
- contenere meno di 300 coliformi fecali o meno di 230 E. coli (batteri indicatori di salubrità delle acque) per 100 g di polpa e di liquido intervalvare, misurati mediante la prova del numero più probabile (MPN) (in 5 provette e 3 diluizioni) o mediante qualsiasi altro procedimento batteriologico che presenti lo stesso grado di precisione;
- non devono presentare salmonelle in 25 g di polpa;
- non contenere sostanze tossiche o nocive di origine naturale o immesse nell’ambiente come quelle elencate nell’allegato della direttiva 79/923/CEE, in quantità tali che l’assunzione di alimenti calcolata superi la dose giornaliera ammissibile (DGA) per l’uomo o tali da alterare il gusto dei molluschi.
- devono soddisfare tanti altri requisiti, elencati nella Gazzetta Ufficiale